Cassazione penale Sez. II sentenza n. 1381 del 15 gennaio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:1381PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la capacità di intendere e di volere dell'imputato al momento del fatto, deve esaminare in modo critico e puntuale le conclusioni del perito d'ufficio, senza necessariamente fornire una dimostrazione autonoma della loro esattezza scientifica o dell'erroneità delle conclusioni dei consulenti di parte, essendo sufficiente che dimostri di aver comunque valutato le diverse posizioni. L'infermità mentale, infatti, non costituisce uno stato permanente, ma va accertata in relazione alla commissione di ciascun reato, essendo necessario che tra il disturbo mentale e il fatto di reato sussista un nesso eziologico. Inoltre, il giudice di merito, nel riconoscere o meno il vizio totale o parziale di mente, non è vincolato alle conclusioni del consulente di parte, essendo quest'ultimo chiamato a prestare la propria opera nel solo interesse della parte che lo ha nominato, senza l'obbligo di obiettività previsto per il perito d'ufficio. Pertanto, il giudice può disattendere le conclusioni del consulente di parte, purché dia conto di aver comunque valutato criticamente le diverse posizioni, senza ignorare le argomentazioni dei consulenti. Infine, l'applicazione della recidiva reiterata preclude il riconoscimento della prevalenza delle attenuanti generiche e di quella del danno patrimoniale di speciale tenuità sulle aggravanti, in applicazione del divieto di prevalenza di cui all'art. 69, comma 4, c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domeni - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI P - rel. Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria - Consigliere

Dott. COSCIONI Giusep - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincen - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/11/2018 della CORTE ASSISE DI APPELLO DI NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Piero MESSINI D'AGOSTINI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. PEDICINI Enrico, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 22/5/2018 la Corte di assise di Napoli dichia…

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