Cassazione penale Sez. I sentenza n. 29849 del 17 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:29849PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La violazione dell'obbligo di soggiorno imposto dalla sorveglianza speciale, commessa dopo l'entrata in vigore della legge n. 55 del 2005, integra il delitto previsto dall'art. 9, comma 2, della legge n. 1423 del 1956, che prevede la pena della reclusione, e non il reato contravvenzionale di cui al comma 1 dello stesso articolo, che prevede la pena dell'arresto. Pertanto, il giudice non può qualificare erroneamente il fatto come reato contravvenzionale e applicare la pena dell'arresto, ma deve correttamente inquadrare la condotta nel delitto di cui al comma 2 dell'art. 9, con la conseguente applicazione della pena della reclusione. L'errata qualificazione giuridica del fatto e l'applicazione di una pena non conforme alla fattispecie concreta integrano una violazione di legge che comporta l'annullamento della sentenza, con rinvio al giudice di primo grado per la corretta rideterminazione della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di TARANTO;

nei confronti di:

SI. AN. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 17/09/2007 TRIBUNALE di TARANTO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. ZAMPETTI UMBERTO;

lette le conclusioni del P.G. Dr. Delehaye E., che ha chiesto annullamento dell'impugnata sentenza.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

1. Con sentenza in data 15.01.20…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.