Consiglio di Stato sentenza n. 2909 del 2013

ECLI:IT:CDS:2013:2909SENT

Massima

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Il silenzio serbato dall'amministrazione comunale sull'istanza di rilascio del permesso a costruire, pur costituendo un'inerzia illegittima, non comporta necessariamente l'obbligo per l'amministrazione di provvedere al materiale rilascio del titolo edilizio richiesto, essendo sufficiente che l'amministrazione concluda il procedimento entro un termine perentorio fissato dal giudice. Infatti, il rito del silenzio-inadempimento mira a far cessare l'inerzia amministrativa, senza implicare l'automatico accoglimento della domanda, spettando comunque all'amministrazione il potere-dovere di esaminare la richiesta e adottare il provvedimento finale, sia esso di accoglimento o di rigetto. Pertanto, il giudice, nell'accogliere il ricorso per silenzio-inadempimento, può legittimamente limitarsi a ordinare all'amministrazione di concludere il procedimento entro un termine perentorio, senza necessariamente imporre il rilascio del titolo edilizio richiesto, atteso che tale provvedimento finale rientra nella discrezionalità amministrativa, salvo i casi di manifesta irragionevolezza o illogicità. Ciò in quanto il rito del silenzio-inadempimento mira a far cessare l'inerzia, senza incidere sulla decisione finale, la quale resta rimessa all'amministrazione nel rispetto dei principi di imparzialità e buon andamento. Inoltre, il giudice non è vincolato dalla domanda di parte, potendo pronunciare una sentenza più ampia di quanto richiesto, purché nel rispetto del principio di corrispondenza tra chiesto e pronunciato.

Sentenza completa

N. 06932/2012
REG.RIC.

N. 02909/2013REG.PROV.COLL.

N. 06932/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello n. 6932 del 2012, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), ed elettivamente domiciliato presso quest’ultimo in Roma, via G. Antonelli n. 49, come da mandato a margine del ricorso introduttivo;

contro

Comune di Cassino, in persona del sindaco legale rappresentante pro tempore, non costituito in giudizio;

per la riforma

della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per il Lazio, sezione staccata di Latina, n. 264 del 4 aprile 2012;

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore…

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