La concessione demaniale marittima di tipo turistico-ricreativo, in quanto riconducibile alla direttiva 2006/123/CE (c.d. "Bolkestein"), deve essere rilasciata o rinnovata all'esito di una procedura di evidenza pubblica, nel rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità, imparzialità, non discriminazione, mutuo riconoscimento e proporzionalità. La normativa nazionale che prevede la proroga automatica ex lege di tali concessioni fino al 31 dicembre 2033 è incompatibile con il diritto dell'Unione Europea e, pertanto, non deve essere applicata né dai giudici né dalla pubblica amministrazione. Scaduto il termine del 31 dicembre 2023, stabilito dall'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato per consentire agli enti pubblici di predisporre le necessarie procedure competitive, tutte le concessioni demaniali marittime in essere devono considerarsi prive di effetto, indipendentemente dalla presenza di un soggetto subentrante. Di conseguenza, l'istanza di destagionalizzazione di una concessione scaduta non può essere accolta, in quanto priva di valido titolo concessorio.