Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21444 del 22 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:21444PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Quando contro la medesima sentenza siano stati proposti mezzi di impugnazione diversi, quali appello della parte civile e ricorso per cassazione del pubblico ministero, trova applicazione il disposto dell'art. 580 c.p.p., con conseguente conversione del ricorso per cassazione in appello e trasmissione degli atti al giudice di secondo grado competente per il giudizio di appello. Tale principio si fonda sulla necessità di evitare contrasti giurisprudenziali e garantire l'unicità della decisione di merito, in ossequio ai canoni di economia processuale e di ragionevole durata del processo. La massima si applica a tutti i casi in cui, a fronte della medesima sentenza, siano stati proposti mezzi di impugnazione diversi da parte di soggetti legittimati, indipendentemente dalla natura del procedimento (penale, civile, amministrativo) e dalla qualità dei soggetti che hanno proposto le impugnazioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIBUNALE di ISERNIA;

nei confronti di:

1) ZU. MA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 16/02/2008 GIUDICE DI PACE di VENAPRO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIZZUTI GIUSEPPE;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. DI POPOLO Angelo (non luogo a provvedere);

udito il dif. Avv. ((omissis)).

MOTIVI …

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