Cassazione penale Sez. II sentenza n. 12857 del 20 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:12857PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve limitarsi a verificare la congruità e la logicità della motivazione del provvedimento impugnato, senza poter riesaminare nel merito gli elementi fattuali e probatori posti a fondamento delle valutazioni del giudice di merito. Il controllo di legittimità non può pertanto estendersi alla revisione degli apprezzamenti relativi alla gravità indiziaria e alle caratteristiche soggettive dell'indagato, rientranti nella discrezionalità del giudice di merito, ma deve essere circoscritto all'esame dell'atto impugnato al fine di accertare l'assenza di illogicità manifeste o di carenze motivazionali tali da renderlo meramente apparente. Inoltre, in tema di esigenze cautelari, il pericolo di reiterazione del reato deve essere concreto e attuale, nel senso che l'analisi della personalità e delle condizioni di vita dell'indagato deve indurre a ritenere probabile una ricaduta nel delitto "prossima" all'epoca in cui la misura viene applicata, senza che sia necessaria la previsione di una specifica occasione per delinquere. Pertanto, il giudice di legittimità, nel valutare la legittimità di una misura cautelare personale, non può riesaminare nel merito gli elementi fattuali e probatori posti a fondamento delle valutazioni del giudice di merito, ma deve limitarsi a verificare la congruità e la logicità della motivazione del provvedimento impugnato, senza poter sindacare gli apprezzamenti relativi alla gravità indiziaria e alle caratteristiche soggettive dell'indagato, e deve accertare che il pericolo di reiterazione del reato sia concreto e attuale, senza che sia necessaria la previsione di una specifica occasione per delinquere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - rel. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 13/09/2017 del Tribunale della liberta' di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PAZIENZA Vittorio;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. SPINACI Sante, che ha concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi;
udito il difensore degli imputati, avv. (OMISSIS), che ha concluso…

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