Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 9 del 2013

ECLI:IT:TARTOS:2013:9SENT

Massima

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Il proprietario o usufruttuario di un bene immobile è legittimo destinatario dell'ordine di demolizione di opere edilizie abusive realizzate sul medesimo, a prescindere dall'accertamento della sua responsabilità nell'esecuzione dell'abuso, in quanto il provvedimento ripristinatorio non ha finalità sanzionatoria ma mira a eliminare gli effetti permanenti dell'illecito edilizio. L'amministrazione è tenuta a descrivere in modo chiaro e puntuale nell'atto impugnato gli abusi edilizi riscontrati, senza che sia necessaria una dettagliata elencazione degli stessi nel verbale di accertamento richiamato, essendo sufficiente il richiamo all'opera difforme dalla denuncia di inizio attività. Inoltre, la qualificazione di un'area come strada vicinale di uso pubblico, sulla base di elementi oggettivi come la percorribilità e la previsione di risistemazione nel piano strutturale comunale, legittima l'ordine di demolizione di opere che ne impediscono la libera circolazione, anche in assenza di una formale classificazione o presa in carico da parte dell'ente locale.

Sentenza completa

N. 01849/2011
REG.RIC.

N. 00009/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01849/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1849 del 2011, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avvocato ((omissis)) in Firenze, via dei Tavolini n. 8;

contro

Comune di Monte Argentario, in persona del Sindaco pro tempore, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

- dell'ingiunzione n. 22/11 prot. 5095/11 di rimessa in pristino di opere asseritamente realizzate in assenza della D.I.A in Porto S. Stefano, località ((omissis)), emessa dal Comune di Monte Argentario in data 22 giugno 2011;

- di ogni altro atto connesso.

Visti il ricorso e …

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