Cassazione penale Sez. III sentenza n. 18020 del 2 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:18020PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia di cui all'art. 572 c.p. si configura quando la condotta dell'agente, caratterizzata da un sistema di violenze fisiche e/o morali, umiliazioni e sopraffazioni, si protrae nel tempo e si concretizza in un trattamento abituale e sistematico tale da ridurre la vittima in uno stato di soggezione e di subalternità, anche quando l'agente agisca con finalità educative o correttive. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che ciascun singolo episodio di maltrattamento integri di per sé gli estremi di un reato, essendo sufficiente che la condotta complessiva, valutata nella sua unitarietà, si connoti per la sua gravità e sistematicità, tale da cagionare alla vittima sofferenze fisiche e/o psichiche. La valutazione della credibilità della persona offesa deve essere effettuata in modo rigoroso, tenendo conto della precisione, linearità e coerenza del suo racconto in tutte le sue parti, senza che possano assumere rilievo decisivo eventuali carenze di riscontri esterni, ove il racconto risulti comunque attendibile. Il divieto di reformatio in peius impone che, in caso di impugnazione da parte del solo imputato, non possa essere aumentata la pena complessiva inflitta in primo grado, né possano essere aggravati gli elementi autonomi che concorrono alla sua determinazione, come l'aumento per continuazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. SOCCI M. Angelo - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nata in (OMISSIS);
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/4/2022 della Corte di appello di Torino;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
sentita la relazione svolta dal consigliere Enrico Mengoni;
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Francesca Costantini, che ha chiesto annullare senza rinvio la sentenza agli effetti penali, per …

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