Cassazione penale Sez. I sentenza n. 53607 del 27 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:53607PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, nell'esercizio delle proprie funzioni, redige documenti contenenti false attestazioni relative a fatti di cui il documento è destinato a provare la verità, risponde del reato di falsità ideologica in atto pubblico ai sensi dell'art. 479 c.p., qualora il documento abbia un oggettivo rilievo e un interesse eccedente l'area del mero rapporto di impiego tra l'ente pubblico e il dipendente, in quanto espressivo di una volontà riferibile alle funzioni della pubblica amministrazione. Diversamente, qualora il documento attesti fatti inerenti al solo rapporto di lavoro tra il dipendente pubblico e l'amministrazione di appartenenza, senza alcun rilievo esterno, la condotta integra il reato di falsità ideologica in certificati amministrativi di cui all'art. 480 c.p., reato meno grave rispetto alla truffa aggravata. Pertanto, ai fini della corretta qualificazione giuridica della condotta, occorre valutare se il documento redatto dal pubblico ufficiale o dall'incaricato di pubblico servizio abbia un contenuto che esplica un oggettivo rilievo e un interesse eccedente l'area del mero rapporto di impiego, essendo espressivo della volontà e dell'azione della pubblica amministrazione, ovvero se esso si limiti ad attestare fatti inerenti al solo rapporto di lavoro tra il dipendente e l'ente pubblico. In quest'ultimo caso, la condotta integra il reato di falsità ideologica in certificati amministrativi, con conseguente applicazione della disciplina sulla competenza giurisdizionale di cui all'art. 13 c.p.p., comma 2.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. BONITO F. Maria - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. COCOMELLO Assunta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/10/2016 della CORTE MILITARE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere FRANCESCO MARIA SILVIO BONITO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore.
Il Procuratore Generale conclude per il rigetto del ricorso.
Udito il difensore:
L'avvocato (OMISSIS) conclude chiedendo l'accoglimento del ricorso.
L'avvocato (O…

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