Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 44513 del 19 novembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:44513PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel dichiarare inammissibile il ricorso dell'imputato avverso la sentenza di appello che aveva ridotto la pena inflitta in primo grado, afferma il principio secondo cui, in tema di latitanza, il presupposto per le notificazioni da eseguirsi ai sensi dell'art. 165 c.p.p. è l'esistenza dello stato di latitanza, che consegue non solo alla redazione del verbale di vane ricerche di cui all'art. 295 c.p.p. ad opera della polizia giudiziaria, ma anche e soprattutto al provvedimento del giudice, il quale, pur avendo natura dichiarativa, costituisce il risultato di una valutazione di merito in ordine al carattere sufficientemente completo ed esauriente delle ricerche e all'effettiva sussistenza di tale situazione; pertanto, i giudici di merito, nel dare conto con puntuale e adeguato apparato argomentativo delle ragioni che inducevano a ritenere complete ed esaustive le ricerche effettuate dalla polizia giudiziaria e la conoscenza in capo all'imputato della pendenza delle indagini a suo carico e della possibilità dell'emissione di una misura cautelare nei suoi confronti, hanno correttamente applicato il principio consolidato nella giurisprudenza di legittimità, sicché la motivazione non è sindacabile in sede di controllo di legittimità, anche perché le censure del ricorrente, apparentemente denunciando una erronea applicazione della norma processuale, sostanzialmente sollecitano un non consentito riesame del merito attraverso la rilettura del materiale probatorio; inoltre, il ricorrente non può invocare un fuorviamento rappresentato dallo interrogatorio di garanzia ai fini della decorrenza del termine per la richiesta di restituzione in termine, costituendo tale doglianza una mera illazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO ((omissis)) del 05/11/2 -

Dott. MILO ((omissis)) SENTE -

Dott. GRAMENDOLA Francesco P. rel. Consigliere N. 1 -

Dott. MATERA ((omissis)) REGISTRO GENER -

Dott. CITTERIO ((omissis)) N. 26133/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) AH. AB. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2659/2008 CORTE APPELLO di BRESCIA, del 26/03/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 05/11/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO PAOLO GRAMENDOLA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GALASSO Aurelio, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difenso…

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