Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 4753 del 2020

ECLI:IT:TARLAZ:2020:4753SENB

Massima

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La revoca della concessione di una ricevitoria del lotto per il mancato versamento nel termine di cinque giorni intimato nella diffida costituisce una peculiare ipotesi di decadenza automatica della concessione che trova la propria fonte nel rapporto negoziale posto in essere, nell'ambito dell'autonomia negoziale, tra il ricevitore e l'amministrazione concedente. In tal caso, il potere di revoca, previsto nell'art. 34 della legge n. 496/1997 e dal contratto di concessione, ha natura vincolata nell'an e nel quomodo, non avendo l'amministrazione alcuna discrezionalità in ordine all'adozione del provvedimento di revoca, né potendo adottare misure diverse e più tenui. Il meccanismo risolutorio previsto dal contratto di concessione, che prevede espressamente la diffida ad adempiere al pagamento e il termine ulteriore assegnato al debitore per l'adempimento, nonché la conseguenza del superamento del termine assegnato ossia la revoca della concessione, dimostra come l'inosservanza di questo secondo termine sia stata qualificata come grave, avuto riguardo all'interesse del creditore pubblico, tanto da riconnettervi espressamente la conseguenza della cessazione del rapporto. Pertanto, la revoca della concessione, secondo il meccanismo disegnato dal contratto, prescinde dalla valutazione postuma della gravità dell'inadempimento, basandosi soltanto sul fatto oggettivo del mancato versamento oltre i termini stabiliti nella diffida di pagamento, ritenuto ex ante inadempimento così grave da fare venire meno l'affidabilità del concessionario incaricato della gestione del denaro pubblico, recidendo così il fondamentale rapporto fiduciario che lo lega al concedente.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/05/2020

N. 04753/2020 REG.PROV.COLL.

N. 01881/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 1881 del 2020, proposto da
-OMISSIS--OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero dell'Economia e delle Finanze, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Monopoli di Stato - Ufficio Regionale Puglia Basilicata e Moli, in persona del Ministro in carica e dei rispettivi responsabili degli uffici menzionati, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, -OMISSIS-;

per l'annullamento

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