Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5254 del 2018

ECLI:IT:TARNA:2018:5254SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive è atto dovuto e rigorosamente vincolato, non soggetto a ponderazione discrezionale degli interessi contrapposti, in quanto l'interesse pubblico al ripristino dello stato dei luoghi illecitamente alterato prevale sul confliggente interesse privato al mantenimento delle opere. Pertanto, l'ordinanza di demolizione è sorretta da adeguata e sufficiente motivazione, consistente nella compiuta descrizione delle opere abusive e nella constatazione della loro esecuzione in assenza del necessario titolo abilitativo edilizio, senza che assuma rilievo l'eventuale presentazione di un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica avverso il provvedimento di rigetto della domanda di sanatoria straordinaria, ove non comprovata. La mancata indicazione del numero civico di riferimento degli immobili o dell'autorità da adire per l'impugnazione e del relativo termine di decadenza non inficia la legittimità del provvedimento, in quanto l'oggetto della sanzione demolitoria risulta comunque individuato in modo esaustivo, mentre l'omissione della formula recante il termine e l'autorità presso cui impugnare il provvedimento può al più comportare, al ricorrere di specifici presupposti, il riconoscimento dell'errore scusabile ai fini della concessione del beneficio della rimessione in termini, senza pregiudicare la legittimità della determinazione adottata.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/08/2018

N. 05254/2018 REG.PROV.COLL.

N. 02278/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2278 del 2009, proposto da ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del medesimo in Napoli, viale Gramsci, n. 23;

contro

il Comune di Acerra, in persona del Sindaco pro tempore, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

dell’ordinanza n. 11 del 26 gennaio 2009, con la quale l’amministrazione comunale di Acerra ha ingiunto la demolizione di opere asseritamente abusive e di ogni altro atto presupposto, connesso ovvero consequenziale.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

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