Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 6621 del 19 febbraio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:6621PEN

Massima

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Il pericolo concreto e attuale di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, può essere desunto dalla gravità e modalità dei fatti contestati, dalla personalità negativa del soggetto, desumibile anche da precedenti penali gravi ed omogenei, nonché dall'assenza di elementi che comprovino una recisione definitiva dei legami associativi, dovendosi escludere valenza decisiva a singole emergenze captative che esprimono piuttosto una fisiologica instabilità dei rapporti criminali. La valutazione del giudice in ordine alla persistenza delle esigenze cautelari, fondata su tali elementi, è incensurabile in sede di legittimità, ove non si prospettino questioni di fatto relative all'interpretazione delle risultanze probatorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - rel. Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 7/7/2020 del Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal componente Dr. Capozzi Angelo;
letta la requsitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Epidendio Tomaso, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
A seguito di procedimento ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma …

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