Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2539 del 2018

ECLI:IT:TARMI:2018:2539SENT

Massima

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Il vincolo preordinato all'esproprio previsto negli strumenti urbanistici deve essere motivato in modo congruo e adeguato, valutando l'interesse pubblico alla realizzazione dell'opera e il diritto del privato al pieno godimento del proprio bene, anche in considerazione della durata complessiva del vincolo. La semplice riaffermazione della necessità dell'opera pubblica, senza ulteriori specifiche ragioni, non è sufficiente a giustificare la reiterazione del vincolo espropriativo dopo la sua decadenza quinquennale, in assenza di un provvedimento attuativo o esecutivo. Il mancato rispetto di tali presupposti determina l'illegittimità della previsione urbanistica che impone il vincolo ablativo sulla proprietà privata.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/11/2018

N. 02539/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00475/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 475 del 2010, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Maria Enrica Strada, rappresentata e difesa dagli avvocati Paolo Giovanni Borghi e Marco Sica, con domicilio eletto presso il loro studio in Milano, via della Guastalla, 2;

contro

Comune di Lurate Caccivio, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Giulio Di Matteo, con domicilio eletto presso il suo studio in Milano, via Visconti di Modrone, 3;

per l'annullamento

quanto al ricorso principale,

- della deliberazione del Consiglio Comunale di Lurate Caccivio n. 15 del 2009…

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