La revoca di autorizzazioni di polizia per l'esercizio di attività di investigazioni, ricerche e raccolta di informazioni per conto di privati è un provvedimento vincolato e non discrezionale, che deve essere adottato dall'autorità competente qualora il titolare della licenza riporti una condanna penale a pena detentiva superiore a tre anni per delitto non colposo, ai sensi dell'art. 11 del R.D. n. 773/1931 (T.U.L.P.S.). In tali casi, l'amministrazione non è tenuta a comunicare l'avvio del procedimento né a consentire la partecipazione dell'interessato, essendo il provvedimento di revoca conseguenza automatica della condanna penale, a prescindere da eventuali precedenti positivi del soggetto e senza che sia necessario il passaggio in giudicato della sentenza. La revoca è infatti finalizzata a tutelare prevalentemente l'ordine e la sicurezza pubblica, in ragione della particolare attività imprenditoriale svolta, per la quale il titolare deve conoscere i relativi vincoli e cautele. Pertanto, l'adozione del provvedimento di revoca in presenza dei presupposti di legge non determina alcuna responsabilità risarcitoria a carico dell'amministrazione.