Cassazione penale Sez. III sentenza n. 53146 del 22 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:53146PEN

Massima

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Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente di beni di una persona giuridica, per reati tributari commessi dal suo legale rappresentante, è legittimo solo quando l'ente sia privo di autonomia e rappresenti solo uno schermo attraverso cui l'amministratore agisce come effettivo titolare. Diversamente, la confisca diretta del profitto del reato, anche in forma mediata o indiretta, è possibile nei confronti della persona giuridica, in quanto il profitto o i beni direttamente riconducibili ad esso siano rimasti nella disponibilità dell'ente. Tuttavia, non è consentita la confisca per equivalente di beni della persona giuridica per reati tributari commessi dal legale rappresentante, in assenza di una specifica previsione normativa, in ragione del carattere eminentemente sanzionatorio di tale misura. Ai fini della prova del reato tributario, il giudice può legittimamente fare ricorso agli accertamenti condotti dalla Guardia di Finanza o dall'ufficio finanziario, anche per la determinazione dell'imposta evasa, dovendo tuttavia valutare ogni altro eventuale indizio acquisito. Inoltre, mentre per le imposte dirette l'effettiva esistenza dell'operazione e del conseguente esborso economico esclude il carattere fittizio degli elementi passivi indicati in dichiarazione, per l'IVA la detrazione è ammessa solo in presenza di fatture provenienti dal soggetto che ha effettuato la prestazione, essendo il sistema del pagamento e del recupero dell'imposta basato sul presupposto che essa sia versata a chi ha effettuato prestazioni imponibili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - rel. Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS), anche quale amministratore di (OMISSIS) s.r.l.);
avverso l'ordinanza del 28/02/2017 del Tribunale di Brescia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CERRONI Claudio;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. FIMIANI Pasquale, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza…

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