Consiglio di Stato sentenza n. 4966 del 2009

ECLI:IT:CDS:2009:4966SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il depennamento dalla graduatoria definitiva di terza fascia del personale ATA può essere disposto solo in presenza di gravi e comprovati motivi, quali l'accertamento di false dichiarazioni o di titoli non posseduti, in applicazione del principio di buona fede e correttezza che deve informare i rapporti tra la pubblica amministrazione e i cittadini. L'amministrazione, prima di procedere al depennamento, deve comunque garantire all'interessato il contraddittorio e la possibilità di presentare le proprie deduzioni a tutela del proprio diritto soggettivo all'inserimento in graduatoria, in ossequio ai principi di partecipazione e di tutela del legittimo affidamento. Il provvedimento di depennamento deve essere adeguatamente motivato e proporzionato rispetto all'entità dell'inadempimento accertato, senza che possa essere disposto in via automatica o per meri vizi formali. Inoltre, l'amministrazione è tenuta a valutare con particolare attenzione le conseguenze negative che il provvedimento di esclusione può determinare sulla posizione giuridica del soggetto interessato, bilanciando gli interessi pubblici e privati in gioco. In caso di errore o di carenza istruttoria, il giudice amministrativo può annullare il provvedimento di depennamento, ordinando il reintegro del ricorrente nella graduatoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale
(Sezione Sesta)
ha pronunciato la presente
DECISIONE
Sul ricorso numero di registro generale 3433 del 2009, proposto da:
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Gen. Stato, domiciliata per legge in Ro., via dei Po. (...); Ipssar di Me., Istituto Tecnico Industriale Statale "R. La." di La.;
contro
Gi. Ve.;
per la riforma
della ordinanza del Tar Basilicata - Potenza: Sezione I n. 00036/2009, resa tra le parti, concernente DEPENNAMENTO DA GRADUATORIA DEFINITIVA III FASCIA ATA - RG TAR 118/2009.
Visto il ricorso in appello con i relativi allegati;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Visto l'art. 23 bis comma sesto della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, introdotto dalla legge 21 luglio 2000, n. 205;
Relatore nella camera di consiglio d…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.