Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 4689 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:4689SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di diniego di incentivi può essere legittimamente annullato in autotutela dall'amministrazione competente, qualora emerga che la relativa istanza debba essere accolta. In tal caso, il ricorso giurisdizionale avverso il provvedimento di diniego deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, in quanto l'annullamento in autotutela ha rimosso l'atto impugnato, soddisfacendo la pretesa del ricorrente. Il principio di economia processuale impone di compensare le spese di giudizio, in considerazione del mutamento della situazione sostanziale e processuale intervenuto nel corso del giudizio. L'amministrazione, nell'esercizio del potere di autotutela, ha il dovere di riesaminare d'ufficio i propri provvedimenti, al fine di rimuovere gli atti illegittimi o inopportuni, ristabilendo la legalità e la correttezza dell'azione amministrativa. Tale potere di riesame può essere esercitato anche in pendenza di un giudizio, al fine di evitare un inutile dispendio di attività processuale. L'annullamento in autotutela del provvedimento impugnato determina la cessazione della materia del contendere, rendendo il ricorso improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse. Il principio di economia processuale impone al giudice di compensare le spese di giudizio, qualora il mutamento della situazione sostanziale e processuale intervenuto nel corso del giudizio renda equo tale provvedimento. La compensazione delle spese, in tal caso, costituisce un corollario del principio di ragionevole durata del processo e di giusto processo, evitando un ulteriore aggravio di costi per le parti a fronte di una vicenda processuale che si è risolta senza una pronuncia di merito.

Sentenza completa

N. 02373/2013
REG.RIC.

N. 04689/2014 REG.PROV.COLL.

N. 02373/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2373 del 2013, proposto da:
Consorzio Per L'Area di ((omissis)) di Palermo in Liq - Gestione Separata Irsap, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via Crescenzio, N. 74;

contro

Gse Spa - Gestore Servizi Energetici, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via Nizza, 45; Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dell'Economia e delle Finanze, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura Generale, domiciliata in Roma, via dei Portog…

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