Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13100 del 31 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:13100PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale attuale, ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione personale, può essere fondato su una pluralità di elementi, tra cui precedenti penali per reati gravi, quali la detenzione illecita di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, nonché periodi di latitanza e inserimento in organizzazioni criminali dedite al traffico di droga. Tali elementi, valutati nel loro complesso, possono giustificare la ritenuta attualità della pericolosità sociale del soggetto, anche in assenza di una sentenza definitiva di condanna, purché emergano sufficienti indizi di colpevolezza. Il giudice di merito, nel motivare il provvedimento applicativo della misura di prevenzione, è tenuto a esaminare analiticamente tutti gli elementi probatori rilevanti, senza limitarsi a un generico richiamo all'istruttoria svolta, al fine di consentire un adeguato controllo della correttezza e logicità del giudizio di pericolosità. Tuttavia, la mancanza di un esame analitico di tutti gli elementi emersi non determina necessariamente l'annullamento del provvedimento, qualora il complessivo percorso argomentativo risulti comunque adeguato e coerente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. BRUNO Paolo A. - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 15/2013 CORTE APPELLO SEZ. DIST. di TARANTO, del 20/04/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELO CAPUTO;
Letta la requisitoria in data 17/08/2015, il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione dott.ssa P. Filippi ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con decreto in data 20/04/2015 la Corte di appello di Lecce - sezione distaccata di Taranto, in parzia…

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