Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9627 del 9 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:9627PEN

Massima

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Il dolo generico, quale elemento psicologico del reato di lesioni, sussiste quando l'agente agisce con la consapevolezza che la sua condotta possa cagionare danni fisici alla persona offesa, a prescindere dalla volontà diretta alla produzione di determinate conseguenze lesive. Pertanto, anche qualora le lesioni siano state cagionate indirettamente, come nel caso in cui l'imputato spinga una terza persona che a sua volta colpisce la vittima, ricorre il dolo generico richiesto per il reato di lesioni, in quanto l'agente opera in un contesto caratterizzato da violenza e consapevole della possibilità di arrecare pregiudizio fisico alla persona offesa. La valutazione della credibilità della persona offesa e della attendibilità delle testimonianze deve tenere conto della coerenza complessiva del racconto, della conformità ai riscontri oggettivi e della assenza di contraddizioni rilevanti, senza che sia necessaria la presenza di riscontri estrinseci ulteriori rispetto alle dichiarazioni della vittima, quando queste appaiano precise, dettagliate e compatibili con le risultanze medico-legali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antoni - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Li. Ga. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'Appello di Potenza in data 17.9.2009;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Carlo Zaza;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Sante Spinaci, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

uditi i difensori Avv. Comi Vincenzo per la parte civile, che ha concluso p…

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