Cassazione penale Sez. I sentenza n. 48173 del 24 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:48173PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la revoca della custodia cautelare in carcere, non può basarsi esclusivamente sul criterio aritmetico della corrispondenza della durata della misura cautelare ai due terzi della condanna inflitta all'imputato con sentenza impugnata, ma deve effettuare una valutazione globale e complessiva della vicenda cautelare, esaminando le ragioni e le circostanze dedotte a sostegno della persistenza del pericolo di fuga o di reiterazione del reato (periculum libertatis), in applicazione del principio di proporzionalità della misura cautelare. Il giudice non può limitarsi a considerare il solo dato oggettivo del "presofferto", trascurando le condizioni soggettive dell'imputato, poiché la misura cautelare non deve trasformarsi in un'espiazione anticipata della pena definitiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria C. - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di BOLOGNA;

nei confronti di:

HA. EN. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 29/08/2008 TRIB. LIBERTA' di BOLOGNA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. VECCHIO MASSIMO;

Uditi, altresi', in camera di consiglio:

- il rappresentante del Pubblico Ministero in persona del dott. GALATI Giovanni, sostituto procuratore gener…

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