Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 19549 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:19549SENT

Massima

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Il mancato rispetto dell'obbligo di preventiva comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza, imposto dall'art. 10-bis della l.n. 241/1990, determina l'annullamento del provvedimento discrezionale, senza che sia consentito all'Amministrazione dimostrare in giudizio che il provvedimento non avrebbe potuto avere contenuto diverso da quello in concreto adottato. Ciò in quanto la novella introdotta con l'art. 12, comma 1, lett. i), del d.l. n. 76/2020, conv. in l.n. 120/2020, esclude l'operatività dell'art. 21-octies, comma 2, della l.n. 241/1990 nei casi in cui il provvedimento sia stato adottato in violazione del menzionato articolo 10-bis. L'istituto del preavviso di rigetto, infatti, ha lo scopo di far conoscere alle amministrazioni, in contraddittorio rispetto alle motivazioni da esse assunte in base agli esiti dell'istruttoria espletata, quelle ragioni, fattuali e giuridiche, dell'interessato, che potrebbero contribuire a far assumere agli organi competenti una diversa determinazione finale, derivante dalla ponderazione di tutti gli interessi in campo e determinando una possibile riduzione del contenzioso fra le parti. Pertanto, il mancato rispetto di tale obbligo di comunicazione preventiva, in un procedimento a istanza di parte che implica l'esercizio di un potere discrezionale da parte dell'Amministrazione, comporta l'annullamento del provvedimento finale, senza possibilità per l'Amministrazione di dimostrare che il contenuto del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/12/2023

N. 19549/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00345/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 345 del 2023, proposto dal sig. -OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avv.ti Andrea Balducelli e Rossana Delbarba, Adriano Izzo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria
ex lege
in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

del provvedimento dell’Ambasciata d’Italia a Islamabad del 25 luglio 2022, recante il diniego del visto per lavoro subordi…

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