Cassazione penale Sez. III sentenza n. 27963 del 6 giugno 2017

ECLI:IT:CASS:2017:27963PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare per l'applicazione della custodia in carcere, deve essere valutato in concreto sulla base di elementi sintomatici che dimostrino l'attualità e la persistenza di tale pericolo, senza che il mero decorso del tempo o l'osservanza delle prescrizioni possano di per sé comportare l'attenuazione o l'esclusione di tale esigenza. Anche in presenza di reati di particolare gravità, il giudice è tenuto a verificare la sussistenza di concreti indizi di pericolosità sociale dell'imputato, senza poter presumere in modo automatico la permanenza del pericolo di reiterazione del reato sulla base della sola natura e gravità dei fatti contestati. La valutazione delle esigenze cautelari deve essere effettuata in modo specifico e puntuale, tenendo conto di tutti gli elementi emersi nel corso del procedimento, ivi compreso il periodo di tempo già trascorso in stato di custodia cautelare, al fine di accertare se permangano le condizioni che hanno giustificato l'applicazione della misura restrittiva ovvero se sia necessario disporre una misura meno afflittiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - rel. Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro Mar - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 01/12/2016 del Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa DI STASI Antonella;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CORASANITI Giuseppe, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso riportandosi ai motivi di ricorso.…

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