Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 8684 del 2019

ECLI:IT:TARLAZ:2019:8684SENT

Massima

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Il silenzio serbato dall'amministrazione oltre il termine di conclusione del procedimento previsto dalla legge integra un'ipotesi di silenzio-inadempimento, che legittima il ricorrente a chiedere l'accertamento dell'obbligo dell'amministrazione di provvedere sulla sua istanza. Tuttavia, il successivo rilascio del provvedimento richiesto, ancorché intervenuto dopo la scadenza del termine, determina la cessazione della materia del contendere, con conseguente condanna dell'amministrazione al pagamento delle spese di giudizio in applicazione del principio della soccombenza virtuale. Infatti, l'amministrazione, pur avendo inizialmente omesso di provvedere entro il termine di legge, ha comunque successivamente adottato il provvedimento richiesto, ancorché in un momento processuale successivo, soddisfacendo così la pretesa del ricorrente. In tali casi, il giudice è tenuto a dichiarare la cessazione della materia del contendere, in quanto l'interesse del ricorrente risulta integralmente soddisfatto, con conseguente condanna dell'amministrazione al pagamento delle spese di giudizio, in applicazione del principio della soccombenza virtuale, in considerazione del fatto che il ricorrente ha comunque ottenuto, sia pure tardivamente, il provvedimento richiesto.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/07/2019

N. 08684/2019 REG.PROV.COLL.

N. 04067/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4067 del 2019, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), domiciliato
ex
art. 25 c.p.a. presso la Segreteria del T.a.r. Lazio in Roma, via Flaminia, 189;

contro

Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e Ambasciata d’Italia a Dhaka, in persona dei rispettivi legali rappresentanti
p.t.
, rappresentati e difesi dall’Avvocatura generale dello Stato presso i cui uffici in Roma, via dei Portoghesi, 12, sono domiciliati;

per l’accertamento

dell’obbligo dell’amministrazione resistente di provvedere, con declaratoria di illegittimi…

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