Cassazione penale Sez. II sentenza n. 36559 del 11 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:36559PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando l'agente, mediante minaccia, costringe la persona offesa a compiere un atto di disposizione patrimoniale a proprio vantaggio, anche se il bene minacciato non costituisce un diritto soggettivo della vittima, purché l'atto di disposizione sia determinato dalla minaccia e incida in modo rilevante sulla sua autonomia contrattuale. La sussistenza degli elementi costitutivi del reato, come la minaccia e i gravi indizi di colpevolezza, nonché l'esistenza di esigenze cautelari, sono valutazioni di merito riservate al giudice di merito, sindacabili in sede di legittimità solo per vizi di motivazione manifesti, illogicità o errori di diritto, senza possibilità di una rivalutazione complessiva delle prove. Il controllo di legittimità sulla motivazione delle ordinanze di riesame dei provvedimenti restrittivi della libertà personale è diretto a verificare la congruenza e la coordinazione logica dell'apparato argomentativo, senza poter sindacare il giudizio ricostruttivo del fatto e gli apprezzamenti del giudice di merito circa l'attendibilità delle fonti e la rilevanza del materiale probatorio, quando la motivazione sia adeguata, coerente ed esente da errori logici e giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Po. Le. , nato ad (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Perugia, in data 26.4.2011.

Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Piercamillo Davigo.

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, dott. Mario Fraticelli il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia rigettato.

Udito il difensore, Avv. Morigi Enrico, il quale ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.

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