La custodia cautelare in carcere può essere disposta nei confronti di un indagato per reati sessuali su minori, in presenza di gravi indizi di colpevolezza, qualora le esigenze cautelari non possano essere adeguatamente soddisfatte con altre misure meno afflittive, in considerazione della gravità delle condotte, dell'assenza di segni di resipiscenza e dell'inadeguatezza di altre misure, come il collocamento in comunità o la permanenza in casa, anche in ragione di problematiche familiari e sociali dell'indagato. La motivazione sulla scelta della misura cautelare più idonea deve essere logica e razionale, basata su elementi probatori specifici, come la spontaneità e l'attendibilità intrinseca delle dichiarazioni delle persone offese, l'accertata capacità a testimoniare e l'assenza di elementi di auto o etero-suggestione o di fantasia, nonché sull'esito delle perizie mediche.