Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13539 del 31 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:13539PEN

Massima

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Il falso in documento pubblico, anche se realizzato in modo grossolano e con finalità limitate, integra comunque il reato di cui agli artt. 477 e 482 c.p., in quanto la condotta fraudolenta è diretta a trarre in inganno l'autorità pubblica preposta al controllo dei documenti, a prescindere dall'effettiva idoneità del falso a raggiungere lo scopo. Inoltre, la presenza di precedenti penali dell'imputato costituisce un elemento rilevante ai fini della determinazione della pena, in quanto espressivo di una maggiore pericolosità sociale, senza che assumano rilievo valutazioni alternative sulla modestia complessiva del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliano - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto dal:

1) CA. LO. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 28/11/2006 CORTE APPELLO di MILANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROTELLA MARIO;

Udite le conclusioni di inammissibilita' del S.P.G. Dott. D'ANGELO Giovanni.

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

1 - La Corte di Milano ha confermato la condanna con generiche equivalenti di Ca. Lo. ad a. …

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