L'ente proprietario della strada, in questo caso l'ANAS, è competente ad esprimere un parere tecnico vincolante sull'installazione e sull'esercizio di impianti di distribuzione di carburanti, anche qualora la strada su cui insiste l'impianto non rientri nelle specifiche categorie di strade statali previste dal codice della strada, purché si tratti di una strada a quattro o più corsie. Tale competenza dell'ANAS è finalizzata a garantire la sicurezza della circolazione stradale, a prescindere dalla classificazione amministrativa della strada, e trova fondamento negli articoli 22, 24 e 61 del codice della strada e del relativo regolamento di esecuzione. La circolare ANAS n. 5/1988, che prevede requisiti specifici in termini di corsie di accelerazione e decelerazione per gli impianti di distribuzione di carburanti, rappresenta l'esercizio di tale potere-dovere dell'ente proprietario della strada, senza che ciò comporti una deroga alle norme di rango superiore. Pertanto, il mancato rispetto di tali requisiti tecnici, accertato dall'ANAS, legittima il provvedimento comunale di sospensione dell'attività e revoca dell'autorizzazione, anche in assenza di un programma di adeguamento, in quanto l'interesse pubblico alla sicurezza della circolazione stradale prevale sull'interesse del titolare dell'impianto alla conservazione dello stesso, non essendo configurabile alcuna tutela dell'affidamento.