Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 23589 del 5 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:23589PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: In tema di omicidio colposo, il concorso di condotte colpose della vittima e dell'imputato non esclude il rapporto di causalità tra l'evento e le cause preesistenti poste in essere dall'imputato, salvo che il comportamento della vittima non assuma caratteri di eccezionalità, abnormità e straordinarietà tali da configurarsi come causa sopravvenuta sufficiente a determinare l'evento. Pertanto, la condotta colposa dell'imputato, pur non essendo l'unica causa determinante dell'evento, può comunque configurare una concausa della verificazione dello stesso, con conseguente affermazione della sua responsabilità penale, seppur con possibili riflessi in sede di determinazione della pena in ragione della minore incidenza causale della sua condotta rispetto a quella della vittima. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella ricostruzione della dinamica dell'incidente stradale e nell'accertamento delle relative responsabilità, valutazioni che sono sottratte al sindacato di legittimità se sorrette da adeguata motivazione, senza che il giudice di legittimità possa sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, se non nei casi in cui la motivazione risulti manifestamente illogica, irragionevole o contraddittoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IACOPINO ((omissis)) - Presidente

Dott. LICARI Carlo - Consigliere

Dott. D'ISA Claudio - Consigliere

Dott. MAISANO Giulio - Consigliere

Dott. MASSAFRA Umberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LO. AU. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 25/10/2005 CORTE APPELLO di MILANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. MASSAFRA UMBERTO;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DI CASOLA Carlo, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore Avv. DI GIORGIO Marco di Milano, per l'imputato, che chie…

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