Cassazione penale Sez. I sentenza n. 33447 del 31 luglio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:33447PEN

Massima

Il reato di commercio di sostanze alimentari nocive di cui all'art. 444 c.p. richiede la prova che gli alimenti siano destinati al commercio e abbiano, in concreto, la capacità di arrecare danno alla salute, non essendo sufficiente la mera astratta idoneità a produrre effetti dannosi. Pertanto, il giudice, nel valutare il fumus commissi delicti ai fini del sequestro probatorio, deve verificare non solo la sussistenza in astratto degli elementi costitutivi del reato, ma anche l'effettiva destinazione commerciale del prodotto alimentare e la sua concreta pericolosità per la salute pubblica, tenendo conto delle specifiche deduzioni difensive in tal senso. L'omessa o insufficiente motivazione su tali aspetti determina l'annullamento del provvedimento di sequestro con rinvio per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Presidente

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. POSCIA Giorgio - rel. Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. MELE ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS) s.a.s.;
avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Verona del 05/01/2023;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIORGIO POSCIA;
letta la requisitoria scritta rassegnata, ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23 e succ. modd., dal Pubblico ministero, in persona del sostituto Procuratore generale Dr. DI LEO GIOVANNI, che ha chiesto l'annullamento con rinvi…

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