Cassazione penale Sez. I sentenza n. 13997 del 3 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:13997PEN

Massima

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Il reato di molestie o disturbi previsto dall'art. 660 c.p. richiede che le condotte siano poste in essere in un luogo pubblico o aperto al pubblico, ovvero tramite il telefono o strumenti parificabili di comunicazione. Pertanto, non integrano tale fattispecie penale le molestie e i disturbi posti in essere all'interno di abitazioni private, anche se arrecati dalla soprastante unità immobiliare nei confronti degli occupanti dell'appartamento sottostante. Ciò in quanto le singole unità abitative, a differenza degli spazi comuni condominiali, non possono essere considerati luoghi pubblici o aperti al pubblico ai fini dell'integrazione del reato di cui all'art. 660 c.p. Pertanto, la condotta di chi, dalla propria abitazione, arrechi molestie e disturbi agli occupanti dell'appartamento sottostante, anche di notte e con rumori persistenti, non è punibile ai sensi dell'art. 660 c.p., in quanto realizzata in luogo privato e non in luogo pubblico o aperto al pubblico. In tali casi, la tutela avverso le condotte moleste e disturbanti potrà eventualmente essere esperita attraverso altri rimedi di natura civilistica o amministrativa, ma non penale, non ricorrendo gli elementi costitutivi del reato di cui all'art. 660 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - rel. Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS)
avverso la sentenza del 21/02/2019 del Tribunale di Lecce;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Francesco Centofanti;
lette le conclusioni del Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Luca Tampieri, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;
lette le conclusioni del difensore di parte civile, avvocato (OMISSIS), che si e' associata al Pubblico ministero e ha chiesto…

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