Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 1035 del 14 maggio 1992

ECLI:IT:CASS:1992:1035PEN

Massima

Massima ufficiale
E` inammissibile il ricorso per cassazione avverso il provvedimento del giudice per le indagini preliminari che abbia rigettato la richiesta di giudizio immediato, previa rinuncia dell`udienza preliminare, presentata dall`imputato ex artt. 419, quinto comma, e 453, terzo comma, cod. proc. pen., provvedimento motivato dal cumulo dei processi dai quali doveva essere separato, in caso di giudizio immediato, quello relativo all`imputato richiedente. Trattasi difatti di provvedimento non abnorme, sia perche` l`art. 455 consente al giudice per le indagini preliminari di emettere decreto di diniego di giudizio immediato ancorche` all`evidenza per motivi diversi dalla mancanza dei presupposti e delle condizioni cui e` subordinata la richiesta del pubblico ministero, sia perche`, favorendo la celebrazione dell`udienza preliminare, si risolve a vantaggio dell`imputato a garanzia del quale tale udienza e` stata prevista dal codice di rito in ossequio al modello accusatorio. (V. Ordinanza n. 234 del 1991, Corte Cost.).

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