Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 2506 del 2013

ECLI:IT:TARPA:2013:2506SENT

Massima

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La dichiarazione di pubblica utilità di un'opera, anche se non notificata, legittima l'espropriazione definitiva dei fondi privati compresi nell'area vincolata, purché risulti l'avvenuto deposito amministrativo dell'indennità di esproprio e la conoscenza da parte del proprietario della procedura in corso. L'autorità espropriante gode di ampia discrezionalità nella valutazione dell'interesse pubblico sotteso all'espropriazione, sindacabile solo in caso di manifesta irragionevolezza o sviamento di potere. Il termine perentorio per l'esecuzione dell'espropriazione è solo quello finale, non essendo necessaria l'indicazione di termini intermedi per l'avvio e la conclusione della procedura. Le spese di giudizio possono essere integralmente compensate tra le parti in ragione del lungo lasso di tempo trascorso dalla instaurazione del giudizio.

Sentenza completa

N. 01566/2001
REG.RIC.

N. 02506/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01566/2001 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1566 del 2001, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Palermo, corso ((omissis)) N. 74, presso lo studio dell’avv. ((omissis));

contro

l’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana della Regione Siciliana (subentrato all’Assessorato ai Beni Culturali e Ambientali e P.I.), in persona dell’Assessore
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, presso i cui uffici siti in Palermo, via A. ((omissis)) n. 81, è per legge domiciliato;

per l'annullamento

- del decreto n. 7078…

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