Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2531 del 2021

ECLI:IT:TARNA:2021:2531SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di un manufatto abusivo è un provvedimento vincolato, come tutti gli atti sanzionatori in materia edilizia, che non richiede una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico né una comparazione di quest'ultimo con gli interessi privati coinvolti e sacrificati, tantomeno una motivazione sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale alla demolizione. L'Amministrazione è tenuta a procedere all'ordine di demolizione a seguito dell'accertamento della natura abusiva dell'opera realizzata in assenza del prescritto permesso di costruire, senza necessità di ulteriori valutazioni discrezionali. La partecipazione del privato al procedimento amministrativo, garantita dall'art. 7 della legge n. 241/1990, è superflua nei procedimenti sanzionatori in materia edilizia, in quanto manca il momento valutativo da parte della Pubblica Amministrazione. L'ordine di demolizione è pertanto sufficientemente motivato quando l'Amministrazione provvede alla compiuta descrizione delle opere abusive e alla constatazione della loro esecuzione in assenza del necessario titolo abilitativo edilizio. La presentazione di istanze di condono o sanatoria edilizia successive all'adozione del provvedimento sanzionatorio non è idonea a paralizzare la portata demolitoria dell'ordine, in assenza di una specifica impugnazione del silenzio rigetto formatosi sulle predette istanze e di elementi probatori circa la coincidenza tra le opere abusive contestate e quelle oggetto di richiesta di sanatoria.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/04/2021

N. 02531/2021 REG.PROV.COLL.

N. 04458/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Ottava)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4458 del 2020, proposto da
Francesco Di Carluccio, Maria Tartaglione, rappresentati e difesi dagli avvocati Pasquale Barbato, Laura De Pace, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Pasquale Barbato in Marcianise, via Catena n. 7;

contro

Comune di Cellole, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Nicola Caccavale, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Umberto Limongelli in Napoli, via A. D'Isernia n. 24;

per l'annullamento

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