Cassazione penale Sez. V sentenza n. 43585 del 16 novembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:43585PEN

Massima

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Il falso in atto pubblico commesso mediante la falsa attestazione, in sede di sequestro amministrativo di un veicolo, della disponibilità di un luogo idoneo e non soggetto a pubblico passaggio per la custodia dello stesso, integra il reato di cui all'art. 76 del D.P.R. n. 445/2000 in relazione all'art. 483 c.p., anche quando il luogo indicato risulti successivamente, dalla denuncia di furto del veicolo, essere sottoposto a pubblico passaggio. La valutazione della particolare tenuità del fatto ai sensi dell'art. 131-bis c.p. deve tenere conto non solo del valore del bene, ma anche delle modalità della condotta, del grado di colpevolezza e della personalità del reo, desumibile anche dai precedenti penali, senza che ciò integri un vizio di motivazione censurabile in cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. Scarl INI Enrico V. S - Consigliere

Dott. PILLA Egle - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/02/2021 della CORTE APPELLO SEZ.DIST. di TARANTO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ROSA PEZZULLO;
il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. ODELLO LUCIA, ha concluso chiedendo e l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 12.02.2021, la Corte di Appello di Lecce confermava la sentenza emessa in data 22.…

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