Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33653 del 4 settembre 2024

ECLI:IT:CASS:2024:33653PEN

Massima

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Il dolo del reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura nella volontà di porre in essere più condotte di minaccia e molestia, nella consapevolezza della loro idoneità a produrre uno degli eventi alternativamente previsti dalla norma incriminatrice e dell'abitualità del proprio agire, a prescindere dai motivi che hanno determinato l'agente a commettere il fatto. La reiterazione di due sole condotte di minacce, molestie o lesioni, pur se commesse in un breve arco di tempo, è sufficiente a integrare il delitto di atti persecutori, non essendo necessario che gli atti persecutori si manifestino in una prolungata sequenza temporale. L'obbligo di motivazione in ordine alla congruità della pena inflitta si attenua quanto più la pena, in concreto irrogata, si avvicina al minimo edittale, mentre quando la pena per il reato più grave è quantificata a livelli prossimi o coincidenti con il minimo edittale, ma quella fissata in aumento per la continuazione è di entità tale da configurare, sia pure in astratto, un'ipotesi di cumulo materiale dei reati, l'obbligo motivazionale del giudice si fa più stringente, dovendo egli specificare dettagliatamente le ragioni che lo hanno indotto a tale decisione. L'obbligo di mantenimento di un figlio minore non può essere eluso con pretese compensazioni per crediti, di cui non sia stata accertata la sussistenza, in quanto il dovere dell'onerato di sopperire ai bisogni primari del coniuge e dei figli minori riveste carattere di preminenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta da:

Dott. GUARDIANO Alfredo - Presidente

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. GIORDANO Rosaria - Consigliere

Dott. MAURO Anna - Relatore

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Ac.Na. nato a T il Omissis
avverso la sentenza del 05/10/2023 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ANNA MAURO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore LUCIA ODELLO che ha concluso chiedendo
udito il difensore
L'avv. MA.ZO. si associa alle conclusioni del Proc. Gen.; si riporta alla memoria già depositata in cancelleria in data 15.03.2024; Conclude per il rigetto. L'avv. AN.NA. insiste nell'accoglimento del ricorso.
RI…

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