Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26833 del 8 luglio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:26833PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il delitto di devastazione e saccheggio di cui all'art. 419 cod. pen. non richiede necessariamente la plurisoggettività, potendo essere realizzato anche da un singolo agente, e sussiste quando i fatti posti in essere, pur ledendo il patrimonio, abbiano leso anche l'ordine pubblico. Ai fini della configurabilità del reato, è irrilevante la gravità del danno in concreto prodotto, essendo sufficiente che sia accertato il pericolo per l'ordine pubblico, come nel caso in cui l'imputato, già presente in un contesto di violenti scontri con le forze dell'ordine, si sia poi diretto verso un esercizio commerciale per commettere atti di saccheggio, avvalendosi anche dell'aiuto di altri complici e costringendo gli operanti ad estrarre le armi per procedere all'arresto, in un contesto di elevato pericolo per l'ordine pubblico caratterizzato da analoghi saccheggi ai danni di altri esercizi commerciali. In tali ipotesi, la qualificazione giuridica del fatto come devastazione e saccheggio, anziché come furto aggravato, non è sindacabile in sede di legittimità ove la motivazione della decisione impugnata risulti adeguata e priva di vizi logici, non essendo consentita una rivalutazione degli elementi probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta da:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. POSCIA Giorgio - Relatore

Dott. LANNA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
El.Mo. nato in Egitto il (Omissis);
avverso la sentenza della Corte di appello, sezione per i minorenni, di Torino del 24/10/2023;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIORGIO POSCIA;
letta la requisitoria scritta rassegnata, ai sensi dell'art. 23 D.L. n. 137 del 2020 e succ. modd., dal Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale LUCA TAMPIERI, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
letta la memoria del difensore avv. ST.PI., che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.<…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.