Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dalla sig.ra Maddalena Solinas contro il Comune di Golfo Aranci, afferma che: 1. L'originaria autorizzazione unica n. 110 del 26 giugno 2018, rilasciata dal Responsabile del SUAPE per l'installazione di un chiosco amovibile in legno per la vendita di alimenti e bevande in località "Spiaggia Bianca", conserva la propria efficacia, in quanto il provvedimento di autotutela con cui era stata annullata è stato successivamente annullato dal TAR Sardegna con sentenza n. 271/2020, confermata in sede cautelare dal Consiglio di Stato. 2. L'autorizzazione paesaggistica ottenuta nell'ambito della conferenza di servizi semplificata non può essere considerata un mero "parere endoprocedimentale", ma costituisce a tutti gli effetti un "titolo abilitativo paesaggistico" ai sensi dell'art. 146 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, la cui efficacia non può essere limitata o esaurita sulla base di un'errata interpretazione della normativa vigente. 3. L'entrata in vigore della legge regionale n. 3/2020, impugnata dal Governo innanzi alla Corte Costituzionale, non determina la decadenza dell'autorizzazione paesaggistica già rilasciata, in quanto le leggi costituzionalmente illegittime cessano di produrre effetti solo a seguito della relativa sentenza della Consulta e non già per effetto della sola presentazione del ricorso. 4. Pertanto, l'attività di semplice "smontaggio e rimontaggio periodico" del chiosco, munito di autorizzazione paesaggistica quinquennale, rientra nell'esenzione prevista dall'allegato A, lett. A.28, del d.p.r. n. 31/2017, senza la necessità di acquisire ulteriori titoli autorizzativi. In conclusione, il Tribunale Amministrativo Regionale, accogliendo il ricorso, annulla gli atti impugnati e condanna il Comune di Golfo Aranci alla rifusione delle spese di lite in favore della ricorrente.