Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 22504 del 7 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:22504PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La misura cautelare della custodia in carcere, pur in presenza di gravi indizi di colpevolezza, non può essere disposta in modo automatico e generico sulla base della sola gravità del fatto, ma richiede una specifica e approfondita valutazione delle esigenze cautelari, con particolare riguardo al concreto pericolo di inquinamento probatorio e di reiterazione del reato, tenendo conto di tutti gli elementi rilevanti della personalità dell'indagato, del suo comportamento successivo al fatto e della possibilità di adottare misure meno afflittive idonee a scongiurare tali pericoli. La motivazione sulla sussistenza e sull'adeguatezza delle esigenze cautelari deve essere puntuale e logicamente argomentata, senza limitarsi ad affermazioni meramente assertive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. MILO Nicola - rel. Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CI. VI. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 37/2011 TRIB. LIBERTA' di ROMA, del 12/01/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. NICOLA MILO;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. GALATI Giovanni che ha chiesto il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. CORLETO P. che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

FATTO E DIRITTO

1. Il Tribunale di Roma, con ordinanza 1…

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