Il provvedimento di confisca di prevenzione, adottato ai sensi della legge n. 1423 del 1956, può essere oggetto di istanza di revoca da parte del terzo interessato, la cui competenza spetta all'organo giudiziario che aveva originariamente disposto la misura ablativa. Avverso il decreto del tribunale che decide sull'istanza di revoca, è ammissibile l'appello e non il ricorso per cassazione, in applicazione analogica della disciplina prevista dall'articolo 4 della medesima legge. Il rimedio della revocazione della decisione definitiva sulla confisca di prevenzione, attribuito dal decreto legislativo n. 159 del 2011, non si applica ai provvedimenti di confisca adottati prima della sua entrata in vigore, per i quali continua a trovare applicazione la normativa previgente. Il tribunale, nel decidere sull'istanza di revoca, è tenuto a pronunciarsi sull'oggetto della richiesta, senza limitarsi a una mera conferma del precedente provvedimento ablatorio, ove risultino elementi idonei a dimostrare la cessazione dei presupposti che ne avevano giustificato l'adozione.