Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10480 del 2012

ECLI:IT:TARLAZ:2012:10480SENT

Massima

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Il potere di annullamento dell'autorizzazione paesaggistica da parte dell'Amministrazione statale è limitato al controllo di legittimità, senza possibilità di riesame nel merito delle valutazioni discrezionali compiute dall'ente locale competente al rilascio del nulla osta. L'Amministrazione statale deve pertanto limitarsi a verificare dall'esterno la coerenza, la logicità e la completezza istruttoria dell'iter procedimentale seguito dall'Amministrazione emanante, controllando se la motivazione espressa nel rendere il giudizio positivo sia sufficiente. Anche in caso di vincolo paesaggistico sopravvenuto, l'Amministrazione è tenuta a valutare la compatibilità del manufatto con le prescrizioni contenute nel provvedimento di vincolo, al momento della pronuncia sull'istanza di sanatoria, a prescindere dall'epoca di realizzazione dell'abuso. Il difetto di motivazione dell'autorizzazione paesaggistica comunale giustifica per ciò solo il suo annullamento in sede di controllo di legittimità da parte dell'Amministrazione statale. La richiesta di integrazione documentale da parte dell'Amministrazione statale, finalizzata all'acquisizione di elementi necessari per il corretto esercizio del potere di controllo, interrompe il termine perentorio di sessanta giorni per l'adozione del provvedimento di annullamento. L'obbligo di comunicazione di avvio del procedimento di annullamento dell'autorizzazione paesaggistica, previsto dall'art. 7 della legge n. 241/1990, è stato ripristinato dall'art. 159, comma 2, del d.lgs. n. 42/2004, attraverso la speciale forma della comunicazione agli interessati della trasmissione alla Soprintendenza dell'autorizzazione rilasciata dall'autorità preposta alla tutela del vincolo.

Sentenza completa

N. 07395/2005
REG.RIC.

N. 10480/2012 REG.PROV.COLL.

N. 07395/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7395 del 2005, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via G.G. Belli, 39;

contro

Ministero Per i Beni e ((omissis))' Culturali, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12; Comune di Tivoli, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Tivoli, piazza del Governo, 1;

per l'annullamento

del decreto della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del L…

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