Cassazione penale Sez. II sentenza n. 37876 del 16 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:37876PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza della gravità indiziaria ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, può esaminare gli elementi probatori a carico dell'indagato, dando conto in modo coerente, specifico e logico delle condotte contestate, anche quando queste non siano direttamente riconducibili all'indagato ma si inseriscano in un contesto più ampio di partecipazione a un'attività delittuosa. Inoltre, il pericolo concreto di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione della misura cautelare, può essere desunto non solo dalla tipologia del reato contestato, ma anche dalle modalità e dalla gravità dei fatti, nonché dal collegamento dell'indagato con ambienti criminali organizzati, senza che sia necessario un pregresso coinvolgimento in attività delittuose della stessa specie. La valutazione della pericolosità sociale dell'indagato deve essere effettuata in modo individualizzato, sulla base di elementi oggettivi e dettagliati, ai sensi dell'art. 133 c.p., senza che assuma rilievo determinante il mero tipo di reato o la sua ipotetica gravità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. VERGA G. - rel. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. CARRELLI P.D.M. Roberto M - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 490/2014 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 03/02/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIOVANNA VERGA;

sentite le conclusioni del PG Dott. ANIELLO Roberto che ha chiestob il rigetto del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Ricorre per Cassazione (OMISSIS) avverso l'ordinanza del Tribunale del Riesame di Napoli che il 3 febbraio 2014 ha confermato l'ordinanza emessa il 20 gennai…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.