Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25043 del 9 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:25043PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo di legittimità sulla sentenza di appello, è tenuto a verificare la correttezza dell'iter logico-giuridico seguito dal giudice di merito, senza poter riesaminare nel merito le risultanze probatorie, salvo il caso di travisamento della prova. L'effetto devolutivo dell'impugnazione circoscrive la cognizione del giudice del gravame ai soli capi e punti della decisione ai quali si riferiscono i motivi proposti, sicché la mancata impugnazione di un capo della sentenza afferente l'affermazione di responsabilità in relazione a uno dei reati contestati per il quale vi è stata condanna in primo grado determina il passaggio in giudicato della sentenza gravata limitatamente a tale capo non attinto da impugnazione, con l'ulteriore conseguenza che è inammissibile il ricorso per cassazione con il quale si propongano censure in relazione ad esso. Pertanto, il giudice di legittimità, nel valutare la fondatezza del ricorso, deve limitarsi a verificare la correttezza dell'iter logico-giuridico seguito dal giudice di merito, senza poter riesaminare nel merito le risultanze probatorie, salvo il caso di travisamento della prova, e deve dichiarare inammissibile il ricorso per cassazione avverso un capo di sentenza non oggetto di impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. SESSA Renata - rel. Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. SGUBBI Vincenzo - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza dei 03/02/2022 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, ii provvedimento impugnato e i ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere RENATA SESSA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore KATE TASSONE;
che ha concluso chiedendo;
udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con sentenza del 3 febbraio 2022, la Corte di appello di Palermo, in parziale riforma della pronuncia del 23 m…

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