Il sindaco è incompetente a rilasciare concessioni edilizie, in quanto tale competenza spetta ai dirigenti amministrativi ai sensi dell'art. 51 della legge n. 142 del 1990. Il provvedimento amministrativo adottato dal sindaco in materia edilizia è pertanto illegittimo per violazione di legge, in quanto emanato da un organo privo di competenza. Il principio di legalità e di separazione dei poteri impone che gli atti amministrativi siano adottati dall'autorità competente secondo la disciplina legislativa vigente. L'incompetenza dell'organo politico a rilasciare concessioni edilizie, riservata dalla legge ai dirigenti amministrativi, comporta l'annullamento del provvedimento, in quanto l'esercizio di poteri non attribuiti dalla legge integra un vizio di legittimità che inficia radicalmente l'atto. Il rispetto della competenza degli organi amministrativi, stabilita dalla legge, costituisce un principio fondamentale dell'ordinamento giuridico a tutela della certezza del diritto e del corretto esercizio della funzione pubblica, non derogabile in assenza di espressa previsione normativa. L'incompetenza del sindaco a rilasciare concessioni edilizie, riservata dalla legge ai dirigenti, determina l'illegittimità del provvedimento per violazione di legge, a prescindere dalla sussistenza di altri vizi, comportando l'annullamento dell'atto.