Cassazione penale Sez. II sentenza n. 1841 del 17 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:1841PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato di rapina si configura anche quando il soggetto, pur non essendo l'autore materiale della condotta violenta o minacciosa, si inserisce nell'azione illecita in corso, contribuendo in qualsiasi modo, anche con condotte atipiche ma causalmente rilevanti, alla realizzazione dell'evento tipico della sottrazione del denaro. La consapevolezza della violenza o minaccia posta in essere dall'autore principale e la rappresentazione che si stia compiendo una rapina sono sufficienti per affermare la responsabilità concorsuale, senza che sia necessario il previo concerto tra i concorrenti. Pertanto, coloro che, pur non essendo gli autori materiali della minaccia, si appropriano consapevolmente del denaro sottratto dalla vittima a seguito di tale condotta, rispondono a titolo di concorso nel reato di rapina, non potendo invocare la configurabilità di reati meno gravi come la violenza privata o il furto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS) nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza n.69/13 della Corte d'appello di Bologna del

24.10.2012;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Margherita B. Taddei;

letta la requisitoria del Pubblico Ministero in persona del Sostituto

Procuratore generale, Dr. D'((omissis)), che ha concluso chiedendo la dichiarazione di inammissibil…

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