Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34859 del 27 settembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:34859PEN

Massima

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Il reato permanente di partecipazione ad associazione per delinquere di stampo mafioso, attribuito a un soggetto che era ancora minorenne all'inizio dell'attività criminosa e ha proseguito la condotta antigiuridica anche dopo il raggiungimento della maggiore età, è di competenza del giudice ordinario, in quanto il reato permanente costituisce un fatto giuridicamente unitario. Diversamente, per i reati eventualmente abituali, è possibile operare una scissione delle condotte del soggetto, attribuendo la competenza a conoscere gli episodi realizzati in data antecedente al raggiungimento della maggiore età al Tribunale per i minorenni, e gli episodi realizzati in data successiva al Tribunale ordinario. Tuttavia, finché la dichiarazione di incompetenza in ordine al reato commesso durante la minore età non interviene, d'ufficio o su istanza di parte, il giudice procedente mantiene la cognizione del reato continuato con riferimento a tutto il periodo contestato. Inoltre, le condotte realizzate durante la minore età mantengono efficacia probatoria ai fini dell'accertamento delle successive, anche quando si proceda solo per le condotte successive al raggiungimento della maggiore età, in applicazione dei principi generali. Pertanto, il giudice può valutare complessivamente tutti gli elementi di prova raccolti, senza che la circostanza che parte delle condotte sia stata realizzata durante la minore età del soggetto determini di per sé alcun vizio rilevante in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio Felice - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

CA. Jo. Le. , nato il (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Milano 5 gennaio 2010 nel proc. pen. n. 2723/09 RTD.

Sentita la relazione svolta dal Pres. Dott. S. F. MANNINO;

Sentita la requisitoria del PROCURATORE GENERALE, in persona del dr. Eugenio SELVAGGI, il quale ha concluso per il rigetto del ricorso.

osserva:

IN FATTO E DIRITTO

Con ordinanza del 5 gennaio 2010 nel proc. pen. n. 2723/09 RTD Tribunale del riesame di Milano, confer…

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