Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3657 del 2021

ECLI:IT:TARLAZ:2021:3657SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, comportando la compensazione delle spese di lite, in quanto il ricorrente abbia manifestato di non avere più interesse alla decisione del ricorso. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente a ottenere l'annullamento dell'atto impugnato determina l'improcedibilità del ricorso, con conseguente compensazione delle spese di lite. Ciò in quanto il processo amministrativo è volto alla tutela di un interesse concreto ed attuale del ricorrente, che cessa di sussistere qualora quest'ultimo manifesti di non avere più interesse alla decisione. In tali casi, il giudice non può pronunciarsi nel merito della controversia, ma deve dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse. La massima giuridica che sintetizza tale principio è la seguente: Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, con compensazione delle spese di lite, qualora il ricorrente manifesti di non avere più interesse alla decisione del ricorso. Il processo amministrativo, infatti, è volto alla tutela di un interesse concreto ed attuale del ricorrente, che cessa di sussistere quando quest'ultimo dichiara di non avere più interesse alla decisione. In tali casi, il giudice non può pronunciarsi nel merito, ma deve dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/03/2021

N. 03657/2021 REG.PROV.COLL.

N. 14990/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 14990 del 2014, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato Esterdonatella Longo, con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via Bassano del Grappa, 4;

contro

Ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

del decreto n. 564/2014, in relazione al mancato riconoscimento dell'abilitazione all'insegnamento anche per la classe di concorso A019 - discipline giuridiche …

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