Cassazione penale Sez. I sentenza n. 33035 del 22 agosto 2012

ECLI:IT:CASS:2012:33035PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso si configura non solo nello status di appartenenza formale, ma anche nel ruolo dinamico e funzionale di chi si trovi in rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini criminosi. Tale partecipazione può essere desunta da una pluralità di indizi gravi, precisi e concordanti, quali i comportamenti tenuti nelle pregresse fasi di "osservazione" e "prova", l'affiliazione rituale, l'investitura della qualifica di "uomo d'onore", la commissione di delitti-scopo, oltre a molteplici e significativi "facta concludentia", idonei a dare la sicura dimostrazione della costante permanenza del vincolo associativo, con riferimento allo specifico periodo temporale considerato. Le dichiarazioni di collaboratori di giustizia, se precise, coerenti e circostanziate, possono costituire fonte di convincimento circa la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, qualora trovino riscontro in elementi esterni, anche di natura logica, che rendano verosimile il contenuto della chiamata in correità, come altre dichiarazioni convergenti rese in piena autonomia da altro collaboratore di giustizia, con modalità tali da escludere il dubbio di reciproche influenze.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1045/2011 TRIB. LIBERTA'di PALERMO, del 05/08/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO CAVALLO;

sentite le conclusioni del PG Dott. Baglione Tindari il quale ha cheisto il rigetto del ricorso;

Udito il difensore avv. (OMISSIS) il quale ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale di Palermo,…

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