Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9377 del 2008

ECLI:IT:TARLAZ:2008:9377SENT

Massima

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Il diniego di un visto per turismo può essere impugnato davanti al giudice amministrativo, il quale, accertata la successiva concessione del visto e l'ingresso regolare dello straniero nel territorio nazionale, dichiara il ricorso improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse. In tali casi, le spese di giudizio possono essere compensate, in considerazione della peculiarità della vicenda e dell'accoglimento, seppur tardivo, della domanda del ricorrente. Il principio di diritto che emerge è che l'impugnazione di un provvedimento di diniego di visto per turismo, seguita dalla successiva concessione del visto e dall'ingresso regolare dello straniero, determina la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente, rendendo il ricorso improcedibile, pur potendo il giudice compensare le spese di giudizio in ragione delle circostanze del caso concreto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio Roma
Sezione I quater
nelle persone dei Signori:
((omissis)) relatore
((omissis))
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso 6433/2004 proposto da
Ma. Mo. Be. So. + 1
(Be. Ep. So.)
rappresentati e difesi da:
Al. AVV. Ar.
con domicilio eletto in Ro., P.ZZA At. Fr., (...)
presso
Al. AVV. Ar.
contro
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
MINISTERO DELL'INTERNO
RAPPRESENTANZA CONSOLARE ITALIANA IN Do. Ca.
rappresentati e difesi da:
AVVOCATURA DELLO STATO
con domicilio eletto in
Ro. VIA De. Po., (...)
presso la sua sede
per l'annullamento
del diniego della domanda di visto per turismo notificato in data 26 marzo 2004;
Visto il ricorso e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione dell'Amministrazione intimata;
Visti gli atti di causa;
Relatore alla pubblica udienza del 15 luglio …

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