Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34797 del 26 settembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:34797PEN

Massima

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Il delitto di partecipazione ad associazione di tipo mafioso si configura quando l'imputato, consapevolmente e volontariamente, fornisce il proprio contributo al sodalizio criminale, assumendo compiti e ruoli specifici nell'ambito dell'organizzazione, anche attraverso la realizzazione di reati-fine nell'interesse del gruppo. La prova della responsabilità può fondarsi sulle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, sui risultati delle intercettazioni telefoniche e ambientali e su altri elementi di riscontro, purché logicamente e coerentemente valutati dal giudice di merito nell'esercizio del suo potere discrezionale di apprezzamento del materiale probatorio. L'applicazione dell'aggravante della disponibilità di armi da parte dell'associazione mafiosa è giustificata dalla dimostrazione dell'effettiva capacità del sodalizio di disporre di un arsenale, anche attraverso il riferimento alle propalazioni dei pentiti e al contenuto delle conversazioni intercettate. La concessione delle attenuanti generiche è rimessa alla valutazione discrezionale del giudice, il quale deve tenere conto della gravità dei fatti accertati e della personalità dell'imputato, senza che sia necessario un esame analitico di tutti gli elementi di cui all'art. 133 c.p. Infine, la sospensione condizionale della pena non consegue automaticamente alla mancanza di precedenti penali, ma dipende da un giudizio prognostico sulla capacità dell'imputato di astenersi dalla commissione di nuovi reati in futuro.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. OLDI Pao - rel. Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BI. SA. N. IL (OMESSO);

2) PE. SA. N. IL (OMESSO);

3) RA. CA. N. IL (OMESSO);

4) R. A. N. IL (OMESSO);

5) TR. GE. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 3708/2008 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 01/04/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 08/06/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO OLDI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'…

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